Decorazioni alla Bandiera di Guerra del battaglione Cividale
Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia: Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia (1915 – 1918);
Medaglia d’Oro al Valor Militare: Per la superba condotta dei Battaglioni Tolmezzo, Cividale, Gemona, durante la guerra italo-greca; irruenti nell'attacco, calcarono vittoriosamente le giogaie del Pindo; tenacissimi nella difesa, scrissero pagine di gloria e di sangue sulle dorsali del Mali, sullo Scindeli e sul Golico, sbarrando col sacrificio la strada alle soverchianti forze nemiche.Granitici e fieri alpini, furono sui monti di Grecia e di Albania ben degni dell'eroico e vittorioso loro passato di guerra (Fronte greco: Pindo - Mali, Scindeli - Golico, 28 ottobre 1940 - 23 aprile 1941).
Medaglia d’Oro al Valor Militare: Fedele ad una superba tradizione di gloria, coi suoi granitici Battaglioni Tolmezzo, Gemona, Cividale e 41^ Compagnia controcarro, respingeva con gagliardo impeto reiterati violenti attacchi.Destinato successivamente in altro settore per sbarrare al nemico la via del successo, per oltre trenta giorni, nell'aperta e ghiacciata steppa russa, resisteva con incrollabile tenacia alla diuturna formidabile pressione del nemico grandemente superiore per numero di uomini e mezzi, lo inchiodava sul terreno, lo contrattaccava con aggressiva violenza, gli infliggeva gravissime perdite, dando prova sublime di eroismo ed immolandosi per l'onore della Patria. Avuto ordine di ripiegare, i superstiti, con aspri combattimenti, riuscivano ad aprirsi il varco attraverso l'accerchiamento nemico, confermando ancora un volta le leggendarie virtù degli alpini d'Italia (Fronte russo, 15 settembre 1942 - 1 febbraio 1943).
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Il Battaglione Cividale, pur con forze assottigliate dalla lotta sanguinosa,teneva fieramente testa, con audace valore, a reiterati violenti attacchi di soverchianti forze nemiche (Monte Cimone di Arsiero, 23 - 26 maggio 1916).
Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito: Unità colpita nelle infrastrutture dal sisma del 6 maggio 1976,interveniva immediatamente in soccorso delle popolazioni dei Comuni di Chiusaforte, Dogna, e Resia. Il personale, sotto la guida dei propri Comandanti, si prodigava con abnegazione, senza soste, per il recupero dei feriti e dei beni sepolti dalle macerie, operando in condizioni di estrema difficoltà e spesso a rischio della propria incolumità a causa del perdurare delle scosse e dei crolli. Proseguiva per lungo tempo, rifiutando l'avvicendamento, l'opera di assistenza morale e materiale delle comunità, organizzando tendopoli per gli scampati e provvedendo al loro vettovagliamento ed all'assistenza sanitaria.
L'opera svolta,che ha riscosso l'incondizionata ammirazione delle Autorità e della popolazione, ha contribuito in modo determinante a ridurre i danni provocati dalla grave sciagura, dando prestigio all'Esercito Italiano (Chiusaforte, 6 maggio - 25 luglio 1976).
Croce d’Oro al Merito dell’Esercito: 1993 - Mozambico